giovedì 17 giugno 2010


ROMA: 19 giugno 2010
Sfida conclusiva per Nike The Capoccioni Race 2010,
la più grande fuga di cervelli della storia universitaria romana

Al termine della gara premiazione e dj show di Roisin Murphy

Neuroni d’eccezione: il Trio Medusa

I 6 neuroni più veloci tra Roma Tre, Sapienza e Luiss potranno fuggire in un campus americano.



Bologna 14 giugno – Nike insieme al Trio Medusa chiamano a raccolta i cervelli universitari romani per la sfida finale della prima edizione della Capoccioni Race. E lo fanno con un video ironico e sopra le righe, liberamente ispirato al celebre film di O. Stone “Ogni maledetta domenica”; Lele, Furio e Giorgio si improvvisano improbabili coach e, con un discorso che farebbe invidia ad Al Pacino, invitano i propri studenti a dare il massimo, “a macinare più cm possibili” per poter vincere la sfida finale.

Il 19 giugno alle 20 tutti i neuroni si riuniranno all’ingresso degli atenei Roma Tre, Sapienza e Luiss per dare inizio alla gara di 5 chilometri – metaforicamente una vera e propria fuga di cervelli - che si concluderà con un concerto-evento live di Roisin Murphy, ex-cantante dei Moloko, che per l’occasione darà vita ad un inedito live e dj-set.
In aggiunta le prime tre donne e i primi tre uomini che avranno vinto la gara dei 5km potranno preparare le valigie e fuggire nel campus americano della University of Oregon.

Alla gara prenderanno parte anche tre capoccia d’eccezione: il Trio Medusa che alcuni degli universitari coinvolti nella gara dovranno letteralmente portare fino all’arrivo in modo creativo e originale. I tre infatti avranno i piedi legati e quindi non saranno in grado di compiere da soli il percorso.

Questa è l’ultima fase della The Capoccioni Race, la fuga dei cervelli più originale della storia. Una vera e propria competizione a botta di km tra i neuroni delle tre principali università romane: Roma Tre, Sapienza e Luiss che ha coinvolto circa 3.000 studenti.

Per maggiori informazioni è possibile collegarsi su www.nikerunning.com , www.thecapoccionirace.it,
o a Facebook all’indirizzo www.facebook.com/TheCapoccioniRace2010.

Inoltre presso il Nike Store di Roma Termini, allestito per l’occasione, studenti e curiosi avranno la possibilità di controllare lo stato della gara tra le università, iscriversi alla gara e partecipare alla fase finale del movimento.

mercoledì 24 marzo 2010

i NASTRO presentano il disco!


giovedì 22 aprile 2010

NERDS ATTACK! & LENTI EVENTI presentano:

NASTRO + Bandwidth
@ Mads
, via dei Sabelli 2 Roma
Ingr. 5€ dalle 22:00

Penultimo dei cinque eventi mensili al Mads di Roma vede questa volta protagoniste sonorità trasversali con la no wave/punk funk dei romani Nastro (correlazioni con Laser Tag, Le Rose) e il noise con venature electro dei Bandwidth da Frosinone. Occasione speciale per i Nastro che presentano ufficialmente il debutto omonimo uscito per l'attivissima etichetta umbra To Lose La Track. 

FILE UNDER: FUNK / DUB / DANCE

Nel novembre 2006 a Roma, dalla precedente collaborazione di Flavio Scutti e Pierluca Zanda e l'incontro con Manuel Cascone e Francesco Petricca nascono i Nastro, con l'intenzione di mescolare ritmi dance, percussioni funk, bassi dub, chitarre psichedeliche e sintetizzatori glitch alla forma canzone della musica leggera. La voglia di tracciare una fusione di stili che sono molto ascoltati nel nostro paese ma poco utilizzati, hanno richiesto tempo affinché le proprie composizioni avessero un'ossatura definita. Fondamentale per l'uscita di questo primo disco è stato l'incontro con Scott Brown dei Black Ice (San Francisco) in una delle prime esibizioni dal vivo, a cui sarà affidato il missaggio e la masterizzazione.

Lista brani:
1. Imq
2. Autobus
3. Velocità - Uuu
4. Sul parafulmine
5. Bisturi
6. Cestino di frutta
7. Ha ha ha
8. Il blues
9. En telefunk
10. Cannibalismo
11. Nella sala video

-> myspace.com


-> to lose la track

DICONO DI LORO

"I futuristi ed estetizzanti Nastro (esordio omonimo per To Lose La Track) si prendono ciò che resta del sottobosco romano come una fanzine fotocopiata da Londra e spedita dopo mesi agli storditi pionieri nazionali del postpunk sintetico: a scatti, i Throbbing Gristle al neon in afterhour dentro un privé di Tokyo." (Enrico Veronese, Blow Up 140/www.italianembassy.it)

"Il quartetto romano è un'autentica sorpresa in bilico tra no wave, funk diaboico, sperimentazioni elettronico e verve istrionica...hanno comunque generato curiosità sin da subito per la stravaganza della proposta che è rumorista ma anche caratterizzata da groove danzabili, il tutto poi arricchito da un intelligente uso di effetti delle tastiere ma anche delle chitarre, basso e voce, elementi che danno un giusto senso di straniamento ed ipnosi che sanno catturare l'attenzione del pubblico." (Gianluca Polverari http://www.crakweb.it/nastro_myspace,2,285.html)

"Prendete allora alcuni ingredienti fondamentali per poter comprendere il coinvolgente sound della band. Vi serviranno: la giacca grigia con il bavero alzato di James Chance, la maschera irriverente del suo volto, il contagioso incedere del punk funk dei Liquid Liquid, l'elettronica depravata dei Suicide, i colori eccessivi del synthpop anni '80, una cartolina d'insieme rubata alla follia dei Gaznevada. Una volta frullato tutto ciò non rimarrete delusi." ( Eamnuele Tamagnini - http://www.NerdsAttack.net)

"la miglior proposta new-wave sporca di elettronica analogica in circolazione, - senza snobbismi da dark o batteristi sostituiti da drum-machine...Bei ritmi, bell'underground. Un buon revival senza puzzare di vecchio." (http://www.inkoma.com)